Una dieta varia e tre porzioni a settimana di pesce forniscono al nostro organismo i nutrienti di cui ha bisogno. Mangiare pesce fa bene al nostro benessere fisico, ma anche psicologico. Conosciamolo meglio per impare a consumarlo con maggior frequenza.
UNA DIETA EQUILIBRATA
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione. Una dieta varia ed equilibrata assicura al nostro organismo i nutrienti di cui ha bisogno.
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Le proteine contenenti in carne, pesce, uova e legumi partecipano alla “costruzione” delle diverse componenti del corpo e di alcune molecole biologiche, oltre che alla “ricostruzione” dei tessuti muscolari. Forniscono energia “di riserva”, aiutano l’assorbimento di alcune vitamine e di alcuni antiossidanti.
La mancanza di proteine può compromettere queste funzioni o variazioni del nostro organismo (ad esempio la perdita di massa muscolare), mentre un eccesso trasformerà le proteine stesse in depositi di grasso e le scorie prodotte danneggeranno fegato e reni.
I legumi rappresentano la fonte più ricca di proteine vegetali e sono, oltre un alimento molto economico e che si presta a moltissime preparazioni, ricchi di fibre.
Le carni, in particolare quelle rosse, contengono grassi saturi e colesterolo e vanno consumate con moderazione, preferendo la carne bianca a quella rossa o meglio ancora al pesce.
PERCHE’ MANGIARE PESCE FA BENE ALLA NOSTRA SALUTE?
Contrariamente alla carne, il pesce può essere consumato con maggior frequenza. In particolare il pesce azzurro così detto “pesce povero”, è una fonte preziosa di nutrienti indispensabili al nostro organismo.
A differenza della carne, il pesce contiene:
- proteine più facilmente digeribili rispetto a quelle della carne,
- grassi Omega 3, i “grassi buoni” che hanno un effetto protettivo sul sistema cardiovascolarie ma non solo, possono avere un effetto positivo anche sull’umore. Sono presenti soprattutto in salmone e trota e nel pesce azzurro (sardine, sgombri, alici ecc).
Oltre a minerali tra cui ferro, zinco, iodio, vitamine del gruppo B e vitamina D.
La dose consigliata per una dieta equilibrata è di almeno due o tre porzioni da 100 grammi per settimana.
Secondo Andrea Poli, presidente di Nutrition Fundation for Italy (associazione no profit che promuove informazione ed educazione su temi di carattere nutrizionale) “Se ne consuma ancora troppo poco, visto che in Italia raramente si contano due porzioni settimanali”, avverte e ci racconta di seguito tanti buoni motivi per portare in tavola più spesso il pesce:
Pesce e dieta dimagrante
Il pesce è anche un ottimo alleato nella perdita di peso.
Un recente studio condotto da un gruppo di scienziati giapponesi dell’Università di Kyoto, pubblicato dalla rivista scientifica Scientific Report, afferma che i grassi Omega 3 influiscono sulle cellule di grasso «cattivo» trasformandole in cellule che stimolano il metabolismo e il consumo di calorie. Preferendo la cottura alla griglia:
- combatte gli eccessi di grasso addominale (pericoloso perché aumenta il rischio cardiovascolare)
- favorisce il senso di sazietà.
Pesce e gravidanza
Tre porzioni settimanali di salmone, acciughe, sgombri, aringhe, trote (che contengono maggiori quantità di DHA un particolare tipo di Omega 3) aiuta il benessere dalla mamma in gravidanza e del nascituro.
Secondo i risultati di molte ricerche scientifiche, il pesce diminuisce il rischio di parto prematuro, favorisce un aumento del peso alla nascita e lo sviluppo cerebrale del feto.
In gravidanza è necessario evitare il pesce crudo, per non incorre nel rischio di contrarre la toxoplasmosi o altri patologie.
Inoltre è consigliato non eccedere oltre le tre porzioni settimanali, per ridurre il rischio di assumere metilmercurio o altri contaminanti. «Da preferire il pesce azzurro di taglia piccola (sarde, alici, sgombri) meno a rischio di contenere contaminanti ambientali, rispetto a pesci di grossa taglia come il pesce spada», consiglia Poli.