In questo post vi racconto come ho imparato a fare il cambio dell’armadio grazie al decluttering, ne avevate mai sentito parlare? E naturalmente vi spiegherò anche come pulirlo e profumarlo in modo 100% naturale… buona lettura!
CAMBIO DELL’ARMADIO: CHE STRESS!
Il cambio dell’armadio, si sa, è sinonimo di cambio di stagione e fonte di stress. Per anni ho speso tanto tempo ed energie per questa pratica: tanti, troppi vestiti… e poi? Non hai mai nulla da metterti.
Fino a quando ho scoperto che, se sai come farlo, ci vuole meno tempo e diventa un momento di riordino dell’anima e di liberazione, quasi terapeutico. E soprattutto una volta riordinato davvero l’armadio, non servirà farlo più se non si ricade nelle vecchie abitudini!
Come? Liberandoci di ciò che non serve più, per fare spazio a ciò che usiamo e ci piace davvero.
CHE COS’E’ IL DECLUTTERING
Il decluttering è un’antica arte orientale che ci aiuta ad evitare l’accumulo di oggetti inutili che appesantiscono la nostra vita affinché le energie positive possano fluire nel modo adeguato.
In sostanza, ci aiuta a sbarazzarci dei vestiti e degli oggetti che non indossiamo più da tempo.
Lo so lo so “mi spiace dare via questa gonna”, “questo maglione non lo metto ma ci sono affezionata” e poi “buttare è uno spreco! No no no”.
PRIMA DI INIZIARE RICORDA:
- Non è vero che non lo fai perchè non hai tempo, tutti noi non lo abbiamo: casa, lavoro, famiglia lo occupano per la maggior parte, ma pensa a quello che di positivo porterà questo riordino e fallo.
- Non è necessario buttare via ciò che non ci serve più, ciò che conta è liberarsene, perciò possiamo donarlo alla Caritas o ad altri enti di beneficenza.
- Spostare ciò che non serve più dall’armadio ad un’altra stanza/soffitta/cantina/casa di qualcun’altro non è la soluzione.
- Non continuare ad accumulare oggetti o vestiti solo per soddisfare desideri emotivi.
- Non fare acquisti compulsivi (riempirebbe di nuovo la nostra casa e il nostro armadio di cianfrusgalie che appesantiscono la nostra vita).
- Ciò che non va più bene, potrebbe essere modificato da una brava sarta. In questo modo farai nuovo shopping con quello che hai già, ci hai pensato?
- Marie Kondo
- Editore: Vallardi A.
- Copertina flessibile: 560 pagine
REGOLE DEL DECLUTTERING: COME RIORDINARE UNA VOLTA PER TUTTE L’ARMADIO
COME INIZIARE:
- Trovare la motivazione interiore che ci spinge a voler ordinare casa (nel mio caso: ho troppe cose, la casa sta esplodendo e tutto questo caos mi mette agitazione, non permettendomi di godere del relax nella mia casa)
- Cambiare la propria idea di ordine imparando che una casa in ordine va anche mantenuta in ordine, altrimenti non funziona.
- Tenersi liberi una mezza giornata/una giornata (lo farete questa volta e se fatto bene e se non ricascherete nelle vecchie abitudini non ci penserete mai più, credetemi).
COME SVUOTARE L’ARMADIO:
- Riordinare categoria per categoria, non stanza per stanza, partendo dagli abiti (prima maglioni, poi pantaloni ecc) e procedendo man mano con gli altri oggetti. Il riordino stanza per stanza è sconsigliato perché rischia di creare un circolo vizioso in cui si riordinano continuamente gli stessi oggetti.
- Svuotare tutto ma proprio tutto l’armadio/cassetti/comò/contenitori, non a pezzi ma tutto insieme (io riverso tutto sul letto, l’armadio e i cassetti devono restare tutti vuoti)
- Pulire tutto l’armadio (prosegui in fondo la lettura per vedere come farlo in modo naturale)
Ora puoi iniziare la selezione di cosa tenere e cosa no.
COME SCEGLIERE COSA TENERE E COSA NO:
- Parti dagli oggetti e dai vestiti emotivamente meno impegnativi per poi passare a quelli che potrebbero coinvolgerti di più: un ordine corretto potrebbe essere documenti e scartoffie, biancheria intima, t-shirt, libri, camicie, maglie e maglioni, pantaloni e gonne, jeans, vestiti, abiti, fotografie.
- Prendi in mano l’indumento/oggetto uno alla volta e chiediti: quando è stata l’ultima volta che l’ho indossato? Provalo e chiediti ancora: come mi sta? C’è una buona probabilità che lo reindosserò? Con qualche modifica potrei riutilizzarlo? Se la risposta è no a tutte queste domande DONALO senza pensarci un minuto di più.
- Ascolta gli oggetti e verifica quali ci emozionano e quali no: ci suscitano emozioni positive? Anche se sai di non usarlo più, ma l’effetto che ci regala è molto forte (es la t-shirt storica preferita) non separartene, ma ricorda che hai poco spazio per tenere queste cose secondo questa logica perciò sceglio con accuratezza. Altrimenti salutali, ringraziali e gettali.
- Circondati quindi solo di oggetti che procurano sensazioni piacevoli.
Una volta eliminati gli oggetti, porta via subito anche i sacchetti di spazzatura pieni. Ora puoi iniziare a riposizionare tutto nell’armadio.
COME RIPOSIZIONARE TUTTO NELL’ARMADIO
Ora tutto ciò che è rimasto è ciò che vogliamo davvero, e dirà molto su di noi. Ed è estremamente liberatorio, questa è la fase che più mi ha sconvolta e ha dato inizio a tante piccole e grandi rivoluzioni personali, provare per credere!
Ad esempio i libri tenuti e rimasti la dicevano lunga sulle mie vere passioni e bisogni, lo stile di abiti che ho scelto di adottare da quel momento in poi sul tipo di vita e lavoro che volevo svolgere ecc ecc.
- Ogni cosa deve stare al giusto posto e nella giusta stanza, quello in cui ha più senso che stia per l’uso che se ne fa (per fare un esempio, in casa dei miei genitori c’era un cassetto dedicato ai calzini di mio papà in salotto, obbligandolo a saltare da una stanza all’altra alla mattina mentre si preparava, tenendo invece in camera da letto una piccola farmacia che poteva stare benissimo in bagno, che senso aveva?).
- Appendere camicie, abiti e pantaloni.
- Nei cassetti sistemare il più possibile in verticale, in questo modo si risparmia spazio e tutto resta visibile e a portata di mano (questa è stata la vera rivoluzione! Magliette, maglioni, calzini e mutande ben piegate e in verticale occupano 1/4 del posto e restano sempre in ordine!)
- Piegare i vestiti:i bordi vanno piegati verso il centro in modo da ottenere un rettangolo e quest’ultimo va piegato a metà per la lunghezza, quindi ancora piegato in 2 o 3 a seconda del capo.
Ed infine creare uno spazio personale in casa in cui radunare gli oggetti preferiti, per ricaricarsi.
COME PULIRE IN MODO NATURALE L’ARMADIO
Parliamo spesso del fatto che in commercio esistano molti detergenti chimici, ma esistono diversi metodi naturali efficaci, quello che preferisco per pulire l’armadio è semplice e molto efficace:
- grattugiare 2 cucchiai di sapone di marsiglia
- aggiungerli ad una bacinella di acqua calda mescolando bene affinchè si sciolgano
- pulire bene l’armadio con un panno intriso della soluzione di acqua e marsiglia, passando tut tutti i lati e gli angoli (toglierà tutto lo sporco, anche le macchie scure sui mobili bianchi)
- risciacquare con acqua
- asciugare con un panno asciutto
- se le superfici sono laccate, fare un’ultima passata con uno spruzzino di acqua e aceto (igienizzerà le superfici), meglio di no sul legno vivo e non laccato
- far asciugare bene all’aria.
Leggi anche: SPRUZZINO MARSIGLIA SGRASSATORE E IGIENIZZANTE: 2 varianti fai da te
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- Perfetto per il bucato a mano o in lavatrice.
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COME PROFUMARE IN MODO NATURALE L’ARMADIO
Purtroppo in commercio esistono molti profumi chimici per armadi, quando invece la lavanda vera essicata è 100% naturale e che dire… il profumo che esce dall’armadio ogni volta che lo apro è qualcosa di speciale: fa bene ai sensi, al cuore… quasi mi rigenera!
L’anno scorso ho scoperto che potevo acquistare la lavanda essicata della Provenza (tra le migliori in assoluto) direttamente su Amazon e con un gran risparmio! Oltre al fatto che avrei potuto preparare dei sacchettini di organza non solo per me, ma anche per parenti e amici.
E così ho fatto, ecco di seguito i prodotti che ho acquistato, sia per creare i sacchettini di lavanda da me (con lavanda essicata e sacchettini di organza), sia per aquistarli già fatti.
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LETTURE SUL CAMBIO DELL’ARMADIO
LIBRO: IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO (MARIE KONDO)
Ho letto questo libro nel 2016 e ha cambiato drasticamente il mio modo di vivere il “cambio dell’armadio”.
La giapponese Marie Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici e insieme la serenità, perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell’introspezione e della conoscenza.
Cosa ho imparato da questo libro: il caos degli oggetti inutili soffoca non solo le nostre case, ma anche le nostre anime. Liberandoci di tutto ciò che non ci ispira emozione, e circondandoci solo di cose che ci danno gioia, potremo essere felici. La vita vera comincia dopo aver riordinato, dalle ceneri di quello che resta.
- Marie Kondo
- Editore: Vallardi A.
- Copertina rigida: 247 pagine
LIBRO: 96 LEZIONI DI FELICITA’ (MARIE KONDO)
Ho letto questo libro subito dopo.
Il criterio per decidere cosa tenere o cosa buttare sta nella capacità dell’oggetto di irradiare felicità. Al momento di scegliere dovete toccarlo, e intendo proprio tenerlo con fermezza con entrambe le mani, stabilendo un contatto con esso. Prestate grande attenzione alle reazioni del vostro corpo in questo istante. Quando qualcosa vi trasmette felicità, dovreste avvertire una sorta di brivido, come se le cellule del vostro corpo si destassero lentamente. Quando tenete in mano qualcosa che non vi ispira gioia, invece, vi sembrerà che il corpo diventi più pesante.» Che cosa resterà, infine, dopo che Marie Kondo ci avrà guidato nel Grande Riordino? Un rafforzamento del legame con le cose che ci circondano, un nuovo rapporto, più intenso e fecondo, con gli oggetti che abbiamo scelto. E non saranno mutati solo i sentimenti nei confronti del mondo materiale. Rallenteremo. Assaporeremo il cambiamento delle stagioni. Prendendoci cura delle nostre cose, scopriremo come prenderci cura di noi stessi e dei nostri affetti.
Cosa ho imparato da questo libro: questo secondo libro è illustrato, secondo me non è una ripetizione del precedente ma un utilissimo approfondimento del metodo, con tanti esempi pratici.
Da acquistare però solo se si si vuole acquisire davvero il metodo. Se si vuole acquistare solo uno dei due volumi, consiglio sicuramente il primo: l’illuminazione o arriva da quello o non arriva!
LIBRO: L’ARTE DI BUTTARE. COME LIBERARSI DELLE COSE SENZA SENSI DI COLPA (NAGISA TATSUMI)
Avete ancora qualche problemino a liberarvi delle cose che non usate più? Premetto che per me “buttare” è uno spreco e che preferisco “donare”, il concetto è lo stesso: come imparare davvero a liberarsene senza sensi di colpa, e questo è il libro giusto.
Dopo un periodo di ricchezza e di accumulo, sperimentato durante il boom degli anni ’60-’70, i giapponesi hanno vissuto una fase di contrazione e di distacco dal consumismo, accompagnata dalla necessità fisica di liberarsi degli oggetti inutili che soffocano le loro minuscole abitazioni. Buttare via, però, è un’operazione difficile perché si scontra con il valore antico del riutilizzo che, a ogni scarto, fa dire a una voce interiore: “che spreco!”. Con la sua guida pratica, da usare nella vita quotidiana, Nagisa Tatsumi ha trovato le soluzioni definitive a questi conflitti, diventando così una guru per i suoi connazionali. Adesso il suo messaggio arriva a liberare anche le società occidentali dalla sindrome dell’accumulo.
Cosa ho imparato da questo libro: in aggiunta agli altri due, mi ha davvero permesso di liberarmi una volta per tutte di molte cose e di sentirmi finalmente leggera!
- Nagisa Tatsumi
- Editore: Vallardi A.
- Copertina rigida: 199 pagine
1 commento
[…] Ho scritto un post sul cambio dell’armadio e il decluttering perchè mi ha davvero cambiato la vita. Decluttering significa togliere, minimizzare o eliminare il superfluo per fare spazio a ciò che serve davvero o ciò che ancora non sappiamo ci servirà per essere felici. In questo modo ci si sente più leggeri e liberi, almeno una volta l’anno pratico il decluttering nel mio armadio ma anche in molti altri aspetti della vita. […]